Come Configurare Apache per HTTP/3: Prepararsi al Futuro del Web

Come Configurare Apache per HTTP/3: Prepararsi al Futuro del Web
L’evoluzione tecnologica del web ha portato alla necessità di protocolli di comunicazione sempre più efficienti e performanti. In questo contesto, HTTP/3 emerge come una soluzione all’avanguardia, promettendo miglioramenti significativi rispetto alle versioni precedenti, grazie all’implementazione di QUIC, un protocollo progettato per ridurre la latenza e ottimizzare l’esperienza utente. Configurare Apache per supportare HTTP/3 rappresenta una sfida cruciale per gli amministratori di sistema e i sviluppatori web che desiderano rimanere competitivi in un panorama digitale in continua evoluzione. In questo articolo, esploreremo passaggi dettagliati, best practices e considerazioni da tenere presente per una corretta integrazione di HTTP/3 con Apache, preparando così il terreno per un web del futuro più veloce e reattivo.
Introduzione a HTTP/3 e ai Vantaggi per il Web Contemporaneo
I vantaggi offerti da HTTP/3 sono molteplici e si riflettono positivamente su svariati aspetti del web contemporaneo:
- Riduzione della latenza: L’uso di QUIC consente una connessione più rapida grazie alla diminuzione del numero di round-trip necessari per stabilire una connessione sicura.
- Migliore gestione della congestione: HTTP/3 migliora il modo in cui i dati vengono trasmessi in presenza di congestione di rete, favorendo una maggiore stabilità di connessione.
- Persistenza della connessione: Le connessioni in HTTP/3 possono persistere anche se l’utente cambia rete, riducendo al minimo le interruzioni e i ritardi.
- Ampia compatibilità con i dispositivi moderni: HTTP/3 è progettato per essere compatibile con le tecnologie internet attuali e future, garantendo un’adozione più semplice da parte dei siti web e delle applicazioni.
Inoltre, la sicurezza è un aspetto fondamentale di HTTP/3, dal momento che è costruito su protocolli crittografati, assicurando che i dati degli utenti siano protetti durante la trasmissione. Questo elemento è particolarmente cruciale in un’epoca in cui le preoccupazioni per la privacy dei dati sono sempre più presenti.
Per le aziende e i marketer, l’adozione di HTTP/3 rappresenta un’opportunità per migliorare le performance del proprio sito web, contribuendo a una maggiore soddisfazione del cliente e a un aumento delle conversioni. Investire in questa nuova tecnologia si tradurrà dunque in un vantaggio competitivo nei confronti di quelle realtà che non si sono ancora adattate ai cambiamenti del web moderno.
Prerequisiti per la Configurazione di Apache e Considerazioni sul Sistema
La configurazione di Apache per supportare HTTP/3 richiede una pianificazione accurata e una comprensione delle tecnologie coinvolte. Prima di intraprendere il processo di configurazione, è essenziale assicurarsi che il sistema soddisfi i requisiti minimi e considerare vari fattori che possono influenzare le prestazioni e la sicurezza del server.
In primo luogo, assicurati di avere un sistema operativo aggiornato che supporti le ultime versioni di Apache e le librerie necessarie. È consigliabile utilizzare una distribuzione Linux come Ubuntu, CentOS o Debian, che offre un ambiente stabile e ben documentato per la configurazione di server web. Inoltre, verifica di avere installato i seguenti componenti:
- Apache Versione 2.4.37 o superiore: Versioni precedenti potrebbero non supportare pienamente HTTP/3.
- QUIC Support Module: Necessario per abilitare il protocollo QUIC, base di HTTP/3.
- OpenSSL 1.1.1 o successivo: Essenziale per la gestione delle connessioni sicure.
Un altro aspetto cruciale da considerare è la configurazione della rete. Assicurati che il firewall del tuo server e del router consentano il traffico sulle porte appropriate per HTTP/3. Di seguito, un riepilogo delle porte comunemente utilizzate:
Protocollo | Porta |
---|---|
HTTP/3 (QUIC) | 443 |
HTTP/2 | 443 |
considera le prestazioni del server. L’implementazione di HTTP/3 porta benefici significativi in termini di latenza e velocità di caricamento, ma ciò presuppone che il server sia in grado di gestire un maggior numero di richieste simultanee. Pertanto, è consigliabile ottimizzare la configurazione di Apache per gestire queste caratteristiche, aumentando i limiti di connessione e regolando le impostazioni di gestione delle risorse. È utile monitorare le prestazioni del server prima e dopo la configurazione, utilizzando strumenti di analisi delle prestazioni.
Installazione di mod_http3 e Dipendenze Necessarie
Per abilitare mod_http3 su un server Apache, è fondamentale soddisfare alcune dipendenze necessarie. Queste dipendenze garantiscono che il modulo funzioni correttamente e sfrutti al massimo le potenzialità di HTTP/3. Prima di iniziare l’installazione, assicurati di avere un ambiente server aggiornato con le ultime versioni di Apache e delle librerie necessarie.
Le principale dipendenze da installare includono:
- OpenSSL 3.0+: Fondamentale per supportare i protocolli di crittografia utilizzati da HTTP/3.
- ngtcp2: È la libreria di implementazione di QUIC, il protocollo su cui si basa HTTP/3.
- nghttp3: Questa libreria gestisce il protocollo HTTP/3 stesso.
- gcc o clang: Un compilatore C necessario per costruire le librerie dal sorgente, se non sono disponibili pacchetti precompilati.
Per installare queste dipendenze, puoi utilizzare i gestori di pacchetti specifici per il tuo sistema operativo. Ad esempio, su una distribuzione basata su Debian o Ubuntu, puoi eseguire i seguenti comandi:
sudo apt update
sudo apt install openssl libssl-dev cmake pkg-config
sudo apt install libngtcp2-dev libnghttp3-dev
Una volta installate le dipendenze, puoi procedere a scaricare e compilare mod_http3. Segui questi passaggi:
- Scarica il modulo da un repository ufficiale.
- Compila il modulo usando apxs o un metodo di costruzione simile.
- Modifica il file di configurazione di Apache per caricare il modulo.
- Riavvia il server Apache per applicare le modifiche.
Ricordati di verificare che il modulo sia stato caricato correttamente utilizzando il comando seguente:
apachectl -M | grep http3
una corretta installazione di mod_http3 e delle relative dipendenze è un passo cruciale per garantire un’implementazione efficace di HTTP/3 sul tuo server Apache. Assicurati di seguire ogni passaggio con attenzione per evitare problemi di compatibilità e di prestazioni.
Configurazione di Apache per Supportare HTTP/3 e QUIC
La richiede alcuni passaggi specifici. Prima di tutto, assicurati di avere mod_http3, un modulo essenziale per abilitare il supporto HTTP/3 su Apache. Questo modulo, disponibile nelle ultime versioni di Apache, facilita l’implementazione di protocollo QUIC e HTTP/3. Puoi controllare la tua versione di Apache con il comando:
apache2 -v
Dopo aver confermato la versione, il passaggio successivo è l’installazione del modulo. Puoi farlo avvalendoti di package manager come Apt su Ubuntu. Esempio di comando per l’installazione:
sudo apt install apache2-mod-http3
Una volta installato il modulo, è necessario configurare i file di configurazione di Apache. Apporta le seguenti modifiche al tuo file di configurazione di Apache, che è solitamente situato in /etc/apache2/sites-available/000-default.conf:
Protocols h2 http/1.1
Protocols h3-23 (o la versione desiderata)
Assicurati di abilitare il supporto per SSL/TLS, poiché HTTP/3 funziona esclusivamente su HTTPS. Puoi fare ciò aggiungendo le seguenti linee:
SSLEngine on
SSLCertificateFile /path/to/certificate.crt
SSLCertificateKeyFile /path/to/private.key
SSLCertificateChainFile /path/to/chainfile.pem
Dopo queste modifiche, per applicare le nuove configurazioni, esegui il comando:
sudo systemctl restart apache2
Ora, è importante verificare che il tuo server stia supportando correttamente HTTP/3. Puoi utilizzare strumenti online come https://http3-test.ipfs.io/ per controllare se il tuo sito è accessibile tramite HTTP/3. In caso di problemi, consulta i log di Apache, solitamente disponibili in /var/log/apache2/error.log, per ulteriori dettagli sui malfunzionamenti.
Passaggio | Comando |
---|---|
Controlla versione Apache | apache2 -v |
Installa modulo HTTP/3 | sudo apt install apache2-mod-http3 |
Riavvia Apache | sudo systemctl restart apache2 |
Controlla la configurazione | Visita http3-test.ipfs.io |
Test e Verifica della Configurazione di HTTP/3 su Apache
Una volta che hai configurato HTTP/3 sul tuo server Apache, è fondamentale eseguire un test approfondito per garantire che tutto funzioni correttamente. La verifica della configurazione non solo assicura che il tuo sito web possa beneficiare delle performance avanzate offerte da HTTP/3, ma è anche essenziale per identificare eventuali problemi di incompatibilità o malfunzionamenti.
Per testare la configurazione di HTTP/3 su Apache, puoi utilizzare strumenti online e comandi da terminale. Tra i più comuni ci sono:
- HTTP/3 Test: Servizi come http3check.net ti consentono di verificare rapidamente il supporto HTTP/3 del tuo dominio.
- cURL: A partire da versioni recenti, cURL supporta HTTP/3. Utilizzando il comando
curl --http3 https://tuo-dominio.com
, puoi vedere se il tuo server risponde correttamente. - Wireshark: Questo strumento di analisi di rete può aiutarti a monitorare il traffico e verificare che le richieste e le risposte siano effettivamente gestite tramite il protocollo QUIC utilizzato da HTTP/3.
È importante osservare che, in alcune configurazioni, potrebbe essere necessario apportare ulteriori modifiche ai file di impostazione di Apache per garantire una piena compatibilità con HTTP/3. Assicurati di controllare i seguenti parametri nel file di configurazione di Apache:
Impostazione | Descrizione |
---|---|
Protocols h2 http/1.1 |
Assicura l’attivazione di HTTP/2 e HTTP/1.1, necessaria per le connessioni a ritroso. |
Protocols h3 |
Abilita esplicitamente supporto per il protocollo HTTP/3. |
QUIC |
Verifica che il modulo QUIC sia abilitato nel server. |
Dopo aver eseguito i test, considera di utilizzare strumenti di monitoraggio delle performance del tuo sito, in modo da valutare l’impatto dell’implementazione di HTTP/3. Controlla metriche come i tempi di caricamento, la latenza e la stabilità della connessione. Questo ti permetterà di adattare ulteriormente la configurazione e ottimizzare l’esperienza utente.
ricorda che il supporto per HTTP/3 è ancora in fase di sviluppo, e la tua esperienza con diverse configurazioni può variare a seconda delle versioni del server, del sistema operativo e dei client utilizzati. È bene rimanere aggiornati sulle ultime notizie e rilasci relativi a Apache e ai protocolli web per garantire che la tua configurazione rimanga ottimizzata e sicura.
Conclusioni e Riflessioni Future sullEvoluzione di Apache e del Web
L’evoluzione di Apache e dell’architettura del Web porta con sé sfide e opportunità uniche. Con l’introduzione di HTTP/3, basato su QUIC, le aspettative relative alla velocità e all’affidabilità delle connessioni web sono in rapido cambiamento. Apache, uno dei server web più utilizzati al mondo, deve adattarsi a questo ambiente in evoluzione. L’implementazione di HTTP/3 non solo migliorerà l’esperienza utente, ma costringerà anche gli amministratori a rivedere le loro configurazioni e strategie di sicurezza.
In futuro, è essenziale che gli sviluppatori e gli amministratori di sistema considerino i seguenti aspetti:
- Aggiornamenti costanti: Rimanere aggiornati sulle versioni di Apache e sui componenti correlati per sfruttare al meglio le funzionalità di HTTP/3.
- Sicurezza: Con nuove tecnologie emergono anche nuove vulnerabilità. È fondamentale investire in strategie di sicurezza robusta per proteggere le applicazioni e i dati.
- Formazione: La formazione continua per i team IT garantisce che le migliori pratiche vengano seguite nell’implementazione e nella manutenzione dei server.
La transizione a HTTP/3 rappresenta anche un’opportunità per rivalutare l’intera architettura delle applicazioni web. Le aziende possono considerare l’adozione di una struttura microservizi, che offre scalabilità e flessibilità superiori. Inoltre, investire in un’infrastruttura orientata al cloud può migliorare le performance e ridurre la latenza, aspetti chiave per un’esperienza utente ottimale.
Vantaggi di HTTP/3 | Implicazioni per Apache |
---|---|
Velocità migliorata nei caricamenti delle pagine | Necessità di aggiornamenti frequenti per supportare nuove funzionalità |
Connessioni più stabili con perdita di pacchetti ridotta | Rivalutazione delle configurazioni esistenti per massimizzare le prestazioni |
Maggiore sicurezza grazie a crittografia integrata | Adozione di strategie di sicurezza avanzate |
la preparazione per il futuro implica non solo l’adozione delle nuove tecnologie, ma anche un cambiamento di mentalità nell’approccio alla gestione dei server e alla progettazione delle applicazioni. Gli amministratori devono essere proattivi e comprendere le potenzialità di HTTP/3 per rimanere competitivi nel panorama digitale in continua evoluzione. È un momento cruciale che chiede di investire tempo e risorse per garantire una transizione fluida verso un web più performante, sicuro e resiliente.
In Conclusione
la configurazione di Apache per supportare HTTP/3 rappresenta un passo fondamentale verso l’ottimizzazione delle prestazioni web e l’adozione delle tecnologie del futuro. Implementando correttamente QUIC e utilizzando il supporto per HTTP/3, è possibile garantire una navigazione più veloce e sicura per gli utenti, contribuendo così al miglioramento complessivo dell’esperienza online.
È essenziale rimanere aggiornati sulle evoluzioni tecnologiche e sulla continua integrazione di standard innovativi. Con la crescente espansione del web e i cambiamenti nelle abitudini di navigazione degli utenti, investire nel miglioramento delle proprie infrastrutture web è una scelta strategica che può fare la differenza.
Vi incoraggiamo a procedere con la configurazione del vostro server Apache e a sperimentare i vantaggi di HTTP/3. Con il giusto supporto e una pianificazione adeguata, sarete pronti ad affrontare le sfide future, continuando a offrire servizi di alta qualità ai vostri visitatori. Restate sintonizzati su nuove risorse e aggiornamenti per mantenere il vostro server all’avanguardia nel panorama tecnologico in continua evoluzione.

FAQ
Domande frequenti? Scopri tutte le risposte ai quesiti tecnici più comuni! Approfondisci le informazioni essenziali e migliora la tua comprensione con soluzioni pratiche e chiare. Non lasciarti sfuggire dettagli importanti!
Prerequisiti
- Un server con CloudLinux OS installato
- CloudLinux è una distribuzione Linux progettata per hosting condiviso. Può essere installata su server esistenti come estensione di CentOS o AlmaLinux.
- cPanel/WHM installato e configurato sul server.
- Accesso root al server.
- Account hosting per ciascun sotto-sito:
- Ogni sotto-sito deve avere il proprio account cPanel (ciò si ottiene configurando il multisito con sottodomini o domini personalizzati).
Passaggi
1. Installare CloudLinux
Se il tuo server non ha già CloudLinux, puoi installarlo su un sistema basato su CentOS o AlmaLinux seguendo queste istruzioni:
- Scarica e installa il convertitore CloudLinux:
- Riavvia il server:
2. Configurare LVE Manager
Una volta installato CloudLinux, LVE Manager ti permette di allocare risorse per ciascun account cPanel:
- Accedi a WHM come root.
- Vai a CloudLinux LVE Manager:
- Qui puoi vedere tutti gli account e monitorare il consumo di risorse.
- Configura limiti di risorse hardware:
- CPU: Limita il numero di core o il tempo CPU assegnato.
- RAM: Imposta un limite per la memoria utilizzabile.
- I/O: Limita il throughput di lettura/scrittura.
- Numero di processi: Imposta un massimo di processi attivi per account.
- Salva le impostazioni.
3. Allocare Risorse per Sotto-Siti
- Crea un account cPanel per ogni sotto-sito nella rete Multisite.
- Se utilizzi sottodomini, ogni sottodominio può essere configurato come un account separato.
- Se utilizzi domini personalizzati, punta ogni dominio all’installazione multisito.
- In LVE Manager, assegna limiti specifici a ciascun account:
- Es.: un sotto-sito ad alta intensità potrebbe ricevere più CPU e RAM, mentre uno meno importante avrà limiti ridotti.
4. Configurare WordPress Multisite
- Configura il Multisite per utilizzare sottodomini o domini personalizzati:
- Modifica il file
wp-config.php
: - Configura il file
.htaccess
per gestire i sottodomini.
- Modifica il file
- Aggiungi i sotto-siti come domini o sottodomini e mappali ai rispettivi account cPanel.
5. Monitorare e Ottimizzare
- Utilizza LVE Manager per monitorare il consumo di risorse di ciascun sotto-sito.
- Adatta i limiti in base al comportamento degli utenti e alle esigenze del sito.
Vantaggi di Questo Approccio
- Isolamento parziale: Ogni sotto-sito ha limiti hardware definiti e non può utilizzare risorse oltre quelle assegnate.
- Sicurezza migliorata: I problemi su un sotto-sito non influenzeranno gli altri.
- Flessibilità: Puoi modificare facilmente i limiti per adattarli alle esigenze in tempo reale.
Ecco una spiegazione dettagliata del passaggio “Allocare Risorse per Sotto-Siti” per una rete WordPress Multisite in cui desideri configurare ogni sotto-sito come un account separato in cPanel, consentendo l’allocazione individuale delle risorse hardware tramite CloudLinux e LVE.
1. Configurare l’installazione Multisite
Assumendo che il tuo WordPress Multisite sia già configurato, puoi scegliere tra due approcci principali per i sotto-siti: sottodomini o domini personalizzati.
Sottodomini
Un esempio di rete Multisite con sottodomini:
- Dominio principale:
esempio.com
- Sotto-siti:
sito1.esempio.com
,sito2.esempio.com
Domini personalizzati
Un esempio di rete Multisite con domini personalizzati:
- Dominio principale:
esempio.com
- Sotto-siti:
sito1.com
,sito2.com
2. Creare un account cPanel per ogni sotto-sito
L’obiettivo è creare account separati in cPanel per gestire risorse dedicate per ogni sotto-sito, pur mantenendo una configurazione Multisite centralizzata.
Passaggi per Configurare gli Account cPanel
- Accedi a WHM (Web Host Manager) come root.
- Aggiungi un nuovo account cPanel:
- Vai alla sezione Create a New Account.
- Inserisci le informazioni richieste:
- Dominio/Sottodominio: Inserisci il dominio o il sottodominio del sotto-sito. Es.:
- Per sottodomini:
sito1.esempio.com
. - Per domini personalizzati:
sito1.com
.
- Per sottodomini:
- Username: Assegna un nome utente unico per l’account.
- Password: Genera una password sicura.
- Email: Inserisci un’email di contatto.
- Dominio/Sottodominio: Inserisci il dominio o il sottodominio del sotto-sito. Es.:
- Seleziona un pacchetto di hosting o configurane uno nuovo.
- Configura risorse dedicate nell’account:
- CPU, RAM, I/O e altri limiti possono essere configurati tramite LVE Manager o il pacchetto selezionato.
- Ad esempio:
- CPU: 1 core.
- RAM: 1 GB.
- I/O: 2 MB/s.
- Questi valori possono essere personalizzati successivamente in base alle esigenze del sotto-sito.
Ripeti il processo per ogni sotto-sito:
Crea un account cPanel separato per ogni sottodominio o dominio personalizzato che desideri configurare.
3. Puntare i domini/sottodomini al server
Per far sì che ogni dominio o sottodominio punti correttamente all’installazione Multisite, segui questi passaggi.
Per Sottodomini
- Configura DNS per i sottodomini:
- Accedi al pannello DNS del dominio principale (
esempio.com
). - Aggiungi un record DNS wildcard per i sottodomini:
- Tipo: A
- Nome:
*
- Valore: Indirizzo IP del server.
- Questo permette a tutti i sottodomini di puntare automaticamente al server.
- Accedi al pannello DNS del dominio principale (
- Configura cPanel per i sottodomini:
- Vai su Subdomains nel cPanel principale.
- Aggiungi ogni sottodominio manualmente o abilita l’opzione wildcard per consentire la creazione automatica.
Per Domini Personalizzati
- Punta i domini personalizzati al server:
- Accedi al pannello DNS del dominio personalizzato (es.
sito1.com
). - Aggiungi i seguenti record:
- Tipo: A
- Nome:
@
o il nome del dominio. - Valore: Indirizzo IP del server.
- Tipo: CNAME (facoltativo, per il
www
):- Nome:
www
- Valore:
sito1.com
.
- Nome:
- Questo collega il dominio personalizzato al server.
- Accedi al pannello DNS del dominio personalizzato (es.
- Aggiungi il dominio personalizzato in cPanel:
- Accedi al cPanel principale.
- Vai su Addon Domains e aggiungi il dominio con la directory radice corretta.
4. Configurare WordPress Multisite per Riconoscere i Sotto-Siti
Ora che ogni sotto-sito è collegato come account cPanel separato, devi configurare WordPress Multisite per gestirli.
Modifica il file wp-config.php
Assicurati che il file wp-config.php
includa la configurazione Multisite:
Mappare i domini/sottodomini
- Installa e attiva il plugin Domain Mapping:
- Questo plugin consente di collegare i domini personalizzati ai sotto-siti della rete.
- Configura ogni sotto-sito con il dominio o sottodominio desiderato tramite la dashboard Multisite:
- Vai su Strumenti > Domain Mapping (o la relativa voce nel plugin).
- Inserisci il dominio o sottodominio corrispondente per ogni sotto-sito.
5. Testare e Monitorare
- Accedi a ogni sotto-sito utilizzando il dominio o sottodominio configurato.
- Monitora il consumo delle risorse di ogni account tramite LVE Manager in WHM:
- Controlla CPU, RAM, I/O e altro.
- Adatta i limiti se necessario per garantire che il sotto-sito non consumi troppe risorse.
Vantaggi
- Ogni sotto-sito ha risorse dedicate e non può influenzare gli altri.
- È possibile scalare facilmente la rete Multisite aggiungendo risorse hardware o nuovi sotto-siti.
- Monitoraggio centralizzato tramite WHM e CloudLinux.
Cosa sono i sottodomini in cPanel?
Un sottodominio è un’estensione del dominio principale. Ad esempio:
- Dominio principale: esempio.com
- Sottodomini: sito1.esempio.com, sito2.esempio.com
In un contesto Multisite, ogni sottodominio rappresenta un sotto-sito.
Opzioni per Configurare i Sottodomini
1. Aggiungere Sottodomini Manualmente
Puoi configurare ciascun sottodominio singolarmente per mappare un sotto-sito specifico nella rete Multisite.
Passaggi per Aggiungere Sottodomini Manualmente in cPanel
- Accedi a cPanel:
- Usa l’URL fornito dal tuo host, ad esempio
https://tuosito.com:2083
. - Inserisci username e password.
- Usa l’URL fornito dal tuo host, ad esempio
- Vai su Subdomains:
- Nella dashboard di cPanel, cerca la sezione Domains e clicca su Subdomains.
- Aggiungi il Sottodominio:
- Inserisci il nome del sottodominio nel campo
Subdomain
. Es.:- Se vuoi creare
sito1.esempio.com
, inseriscisito1
.
- Se vuoi creare
- Seleziona il dominio principale dal menu a discesa (es.
esempio.com
). - La directory radice verrà generata automaticamente (es.
/public_html/sito1
). Lasciala invariata.
- Inserisci il nome del sottodominio nel campo
- Salva:
- Clicca su Create per completare la configurazione del sottodominio.
Ripeti per Ogni Sottodominio:
Aggiungi tutti i sottodomini necessari (es. sito2.esempio.com
, sito3.esempio.com
).
2. Abilitare l’Opzione Wildcard per i Sottodomini
L’opzione Wildcard Subdomains ti permette di gestire automaticamente tutti i sottodomini della rete Multisite senza doverli aggiungere manualmente.
Perché Usare Wildcard Subdomains?
- È ideale per reti Multisite con molti sotto-siti.
- Riduce il lavoro manuale.
- Permette di creare nuovi sotto-siti direttamente dalla dashboard di WordPress senza ulteriori configurazioni in cPanel.
Passaggi per Abilitare Wildcard Subdomains in cPanel
- Accedi a cPanel:
- Come sopra, accedi al tuo account cPanel.
- Vai su Subdomains:
- Nella dashboard di cPanel, clicca su Subdomains.
- Configura un Sottodominio Wildcard:
- Nel campo
Subdomain
, inserisci un asterisco (*
). - Seleziona il dominio principale dal menu a discesa.
- La directory radice deve puntare alla directory principale di WordPress, tipicamente
/public_html
.- Se WordPress è installato in una sottocartella, ad esempio
/public_html/multisite
, utilizza quella come directory radice.
- Se WordPress è installato in una sottocartella, ad esempio
- Nel campo
- Salva:
- Clicca su Create per abilitare il sottodominio wildcard.
- Configura il Record DNS Wildcard:
- Vai al pannello di gestione DNS del dominio principale.
- Aggiungi un record DNS A per il wildcard:
- Tipo: A
- Nome:
*
- Valore: Indirizzo IP del tuo server (fornito dal tuo host).
- Salva le modifiche e attendi la propagazione (di solito alcune ore).
Cosa Succede Dopo?
- Sottodomini Manuali: Ogni sottodominio aggiunto manualmente sarà gestito separatamente e dovrai configurare i sotto-siti Multisite collegandoli a ciascun sottodominio.
- Wildcard Subdomains: Ogni volta che crei un nuovo sotto-sito nella rete Multisite, il sottodominio corrispondente sarà automaticamente mappato e funzionante.

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