Crosetto progetta un centro sulla guerra ibrida: ecco di cosa si tratta
Crosetto progetta un centro sulla guerra ibrida: ecco di cosa si tratta
Servizio Difesa
Il Documento programmatico pluriennale 2024-2026 indica un impegno finanziario di circa 28,5 miliardi di euro. Tra le novità l’acquisto di ulteriori 25 caccia F35, che diventeranno così 115 di Redazione Roma
11 novembre 2024
Crosetto: prima una difesa italiana forte, poi quella europea 2′ di lettura
La Difesa, ha sottolineato il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto giovedì 7 novembre in audizione alla commissione Affari esteri e Difesa del Senato sul Documento programmatico pluriennale per il triennio 2024-2026, «affronta sfide epocali, in uno scenario di riferimento sempre più fluido, instabile e imprevedibile e, per mantenere o guadagnare un vantaggio competitivo, deve essere in grado di intercettare, stimolare e valorizzare l’innovazione tecnologica». «I nostri competitor – ha aggiunto – non si limitano a operare solo in modo convenzionale. Per perseguire i loro obiettivi, fanno ricorso a tattiche ibride i cui effetti non si manifestano esclusivamente sul piano militare, ma investono ogni settore di interesse nazionale (economico, industriale, energetico, sociale, politico, delle materie prime e delle terre rare, solo per citarne alcuni). È dunque essenziale sviluppare un approccio integrato e multidimensionale – ha affermato Crosetto -, che coinvolga più Istituzioni e anche alcuni settori privati, per lavorare assieme con lo scopo di tutelare gli interessi strategici del Paese».
Il Documento programmatico pluriennale 2024-2026 indica un impegno finanziario di circa 28,5 miliardi di euro. Tra le novità l’acquisto di ulteriori 25 caccia F35, che diventeranno così 115.
Crosetto: «Creare centro di guerra ibrida in sinergia con università e professori»
In questo scenario, la strategia è quella di promuovere sinergie tra le eccellenze del Paese. «Uno dei temi che mi sono posto, dopo il G7 (di Napoli, ndr), è quello di creare un centro di guerra ibrida che necessariamente è fatto in sinergia col privato, quindi Università e professori. Dobbiamo mettere insieme le migliori teste che esistono nel Paese, non solo militari».
Cambiamenti repentini, serve una visione
«Una delle mie preoccupazioni è la guerra ibrida – ha detto Crosetto rispondendo il 19 ottobre a una domanda sugli attacchi hacker, nel corso della conferenza stampa del G7 Difesa – . Ogni nazione al mondo subisce ogni giorno attacchi cyber, c’è un lavoro fortissimo. Ci preoccupa e su questo – ha aggiunto – penso che prossimamente il governo italiano prenderà la linea per indicarci come affrontare il futuro. Noi garantiamo la nostra sicurezza pensando agli scenari tra i prossimi 30 anni. Mai come oggi abbiamo bisogno di visione perchè i cambiamenti sono repentini».
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