TARI 2024: guida al calcolo e al pagamento della Tassa sui Rifiuti
[tta_listen_btn]
TARI 2024: guida al calcolo e al pagamento della Tassa sui Rifiuti
Con l’arrivo del 2024, i cittadini italiani devono nuovamente affrontare il pagamento della TARI, la tassa sui rifiuti. Questa imposta è dovuta da chiunque possieda o utilizzi, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte che possano generare rifiuti urbani. In caso di affitto, l’inquilino è responsabile del pagamento della TARI.
A partire da aprile, molti comuni deliberano le nuove scadenze e, in alcuni casi, fissano già i termini per il pagamento della prima rata di acconto. Tuttavia, le scadenze e gli importi da pagare non sono uniformi a livello nazionale, poiché ogni ente locale stabilisce le proprie regole.
Modalità di Pagamento della TARI 2024
Esistono diverse modalità per pagare la TARI 2024:
Bollettino Postale: I comuni inviano un bollettino precompilato con l’importo dovuto. In questo caso, è sufficiente recarsi presso un ufficio postale per effettuare il pagamento.
Modello F24: Un’altra opzione è il pagamento tramite modello F24, inserendo il codice tributo 3944 nella sezione dedicata ai tributi locali.
MAV: Alcuni comuni offrono la possibilità di pagare tramite MAV (Pagamento Mediante Avviso).
Calcolo della TARI 2024
Il calcolo della TARI si basa su una parte fissa e una variabile. Per evitare errori e pagamenti non dovuti, è importante comprendere come viene determinato l’importo da corrispondere.
Parte Fissa
La parte fissa della TARI si calcola moltiplicando la superficie calpestabile dell’immobile, espressa in metri quadrati, per il numero dei componenti del nucleo familiare. La superficie calpestabile include muri perimetrali, interni e pilastri.
Parte Variabile
La parte variabile copre i costi sostenuti dal comune per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. Questa componente dipende dalle caratteristiche dell’immobile e dal numero dei residenti.
Pagamento della TARI per immobili non utilizzati
Anche se l’IMU è un’imposta sulla proprietà, la TARI deve essere pagata anche per immobili non abitati, purché siano potenzialmente abitabili. L’esenzione è possibile solo se l’immobile è privo di arredi e utenze attive.
Scadenze per il pagamento della TARI 2024
Le scadenze per il pagamento della TARI variano a seconda delle delibere comunali. Generalmente, i comuni seguono questo schema:
- Prima rata di acconto: tra aprile e giugno.
- Seconda rata: fine luglio.
- Saldo finale: entro il 31 dicembre.
- Alcuni comuni possono introdurre una quarta rata, quindi è fondamentale verificare le scadenze. specifiche presso il proprio comune di residenza.
Esenzioni e Riduzioni
Le regole per le esenzioni e le riduzioni della TARI sono uniformi su tutto il territorio nazionale. Ad esempio, esistono esenzioni per i nuclei familiari con specifici requisiti economici o per immobili che non possono produrre rifiuti.
Bonus TARI 2024
Il Bonus TARI è un’agevolazione prevista per le famiglie in difficoltà economica. Viene concesso automaticamente a chi possiede un ISEE inferiore a 9530 euro, o a 20.000 euro nel caso di famiglie numerose con almeno quattro figli. Tuttavia, manca ancora un provvedimento attuativo, lasciando discrezionalità ai comuni riguardo l’applicazione del bonus.
La TARI 2024 rappresenta una voce importante nel bilancio familiare. Conoscere le modalità di calcolo e pagamento, le scadenze, e le eventuali esenzioni o riduzioni può aiutare a gestire meglio questa imposta. È consigliabile informarsi presso il proprio comune di residenza per dettagli specifici, in quanto ogni ente locale può adottare criteri differenti per la gestione della TARI.