Nuove Risorse per le Strutture Residenziali del Piemonte: Dettagli dell’Aumento del 3,5%
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Nuove Risorse per le Strutture Residenziali del Piemonte: Dettagli dell’Aumento del 3,5%
La Regione Piemonte ha annunciato un incremento del 3,5% della quota sanitaria destinata alle strutture residenziali, come RSA, disabilità, psichiatria, dipendenze e minori. Questa decisione, frutto di un accordo con i rappresentanti degli enti gestori, non avrà impatti sulle rette a carico delle famiglie, garantendo così un sostegno cruciale senza aggravare le spese già sostenute dai nuclei familiari.
L’Accordo: Nessun Impatto sulle Famiglie
Durante un incontro significativo, cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e gli assessori alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, e alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, è stata espressa la volontà unanime di supportare il sistema assistenziale in modo sostenibile, senza onerare ulteriormente le famiglie. L’impegno della Regione Piemonte, evidenziato già nel 2021 con un primo adeguamento delle risorse, si riconferma con un finanziamento aggiuntivo di 16 milioni di euro per il 2024. Queste risorse, destinate a coprire l’aumento della quota sanitaria e destinate esclusivamente ai posti letto convenzionati con il sistema sanitario nazionale, sono vincolate all’assicurazione che anche la tariffa dei posti letto non convenzionati non subisca rincari.
Alberto Cirio ha sottolineato: “Con questo stanziamento, supportiamo le strutture residenziali in un momento di difficoltà senza gravare sulle famiglie“. Questo approccio riflette una strategia mirata a garantire la qualità dell’assistenza senza incidere sulle già fragili economie domestiche.
Una Scelta di Equità e Sostenibilità
L’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, ha ribadito l’importanza di un’impostazione equa, affermando: “Consapevoli del momento di difficoltà generale, abbiamo programmato aumenti tariffari solo rispetto alla quota sanitaria, proteggendo le famiglie da ulteriori oneri“. Questa decisione evidenzia un impegno verso la giustizia sociale, ponendo al centro le esigenze delle famiglie piemontesi e dei loro cari.
Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità, ha messo in luce l’importanza del dialogo costruttivo con le rappresentanze di categoria, sottolineando: “L’accordo è frutto di un continuativo e costruttivo confronto, nel comune intento di curare e prendersi cura dei pazienti più fragili“. Tale collaborazione è essenziale per garantire interventi efficaci di prevenzione e assistenza, evitando il ricorso all’ambito ospedaliero e riducendo i ricoveri inappropriati.
Impatti dell’Aumento
L’aumento della quota sanitaria del 3,5% avrà un impatto significativo sulle strutture residenziali e i loro residenti, principalmente in termini di miglioramento della qualità dei servizi offerti. Per le famiglie dei residenti, l’assenza di un impatto diretto sulle rette rappresenta un sollievo finanziario, in un periodo contraddistinto da crescenti pressioni economiche. Le strutture residenziali, dal canto loro, riceveranno un supporto finanziario essenziale per affrontare le sfide del settore, inclusa la gestione delle conseguenze della pandemia di Covid-19, senza dover trasferire ulteriori oneri finanziari alle famiglie.
Verso un Futuro di Assistenza Equa e Sostenibile
L’accordo tra la Regione Piemonte e gli enti gestori delle strutture residenziali riflette un impegno condiviso verso la sostenibilità e l’equità del sistema di assistenza. Attraverso questo aumento della quota sanitaria, si garantisce un miglioramento della qualità dell’assistenza senza imporre ulteriori oneri alle famiglie, dimostrando una sensibilità verso le sfide economiche e sociali attuali.
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